mercoledì 22 agosto 2012

Sergio


Sono scosso. Il saperlo vivo, immaginarlo camminare avanti e indietro per le vie di Milano, mi dava pace e serenità, la sua presenza, anche solo a livello mentale, era una sicurezza. Addio ad un artista incredibile, vecchio marinaio capace di far percorrere distanze siderali di tempo e spazio ai suoi mozzi attoniti, di raccontare ciò che è arcaico, sacro e solenne, di dare ad un segno su un pezzo di carta, tutta la potenza vibrante della vita. Lui la celebrava la vita, in ogni cosa che faceva. E' un pezzo di storia, non solo del fumetto italiano, ma del mondo intero. Pezzo per pezzo, pagina dopo pagina, è riuscito a creare una straordinaria mappa temporale di ciò che è stato, con la visione ad occhio di Dio che solo lui poteva avere. Faceva apparire gli uomini piccoli, così come sono, e nel contempo, le piccole cose enormi.

Addio a quest'uomo, che la sua arte non sfigurerebbe nelle più grandi gallerie del mondo, un uomo che mi ha insegnato tantissimo, è anche grazie a lui che ogni giorno prendo in mano la matita, mi siedo al tavolo, e disegno.






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