lunedì 24 agosto 2015

Zevio, 1996

Ho storie su storie pronte per essere disegnate. Ma il disegno non va, non ne traggo più la soddisfazione di un tempo. Certo, esiste una parola chiamata disciplina. Ma non si tratta di quello, nemmeno obbligandomi riesco ad essere produttivo.
E allora, anche un breve aneddoto della mia infanzia, che potrebbe essere un aneddoto di tutti, mi fa sfiatare un po'. Qualcosa esce almeno.


Zevio, 1996

Dodicimilaenovecentolire, leggeva a mente la mamma tenendo tra le mani la scatola di scarpe nere col tacco basso. Il mercante le stava appresso scrutandole gli occhi con gli occhi in cerca di un qualche movimento che potesse aiutarlo ad attaccare trovando nuovi motivi oltre al rapporto qualitàprezzoottimo per poterla indurre all'acquisto. Le scarpe trovarono in un lampo la loro dimensione ideale, ossia a contatto con il suolo e il mercante divenne invisibile perché la mamma vide la figlia di otto anni tornare da sola senza il passeggino che le aveva detto di controllare perché conteneva la figlia più piccola di anni tre. La parola Elisa, nome pronunciato da Anni tre un grumo in gola compatto perché la parola è stretta, gli occhi che fanno un casquet all'indietro per rivelare il loro lattiginoso lato oscuro, la bocca bagnata di un pescegatto sul ghiaccio tritato finemente e la bimba di otto anni che getta lacrime calde rigando il viso che si divide in quattro fette, ragliando che non era colpa sua e che si era distratta guardando le scarpine della pubblicità che fanno le luci quando la suola sbatte a terra, ma la mamma non risponde, è un sasso sparato con la fionda verso il passeggino disadorno del suo troppo giovane ospite, allora i suoi occhi materni si dividono i compiti con la bocca, a ciascuno il suo, gli occhi fuochi fatui che attraversano gli scaffali, la bocca con mille lingue e trentaduemila denti su ogni singola presenza del mercato schiumando dal dolore e tartagliando della cattiva abitudine che ha la piccola di scivolare giù dalla protezione del Chicco e che non è detto che sia stata rapita, anche se gli zingari gli zingari. La figlia che c'è accolito incorporeo, il mercato è diventato oceanico e forse si corre o forse no, le anche e le gambe a ritmi elevati volano e sbuffano vapore ma la madre che c'è dentro è schiantata a terra e si strappa i capelli ma invece no non c'è tempo e facce alle quali chiede aiuto boccheggiano, facciate di edifici indietreggiano, ria ria ria, salumeria, focacceria, un dito indica di là e la caserma fa un'apparizione, finalmente salvi ma ogni minuto è prezioso e lì di minuti ne perde ben quindici, e alla domanda del carabiniere sugli indumenti che indossava la bimba di tre anni la madre esce spostando porte e si ritrova di nuovo per quelle strade piene di pericoli. Ma ecco che gli stracci che si trascina vengono spillati da una mano che ha un braccio e un corpo e l'avvisa che tale ha detto a tale che in fondo alla strada c'è una bimbetta tenuta in braccio da una vecchia signora e improvvisamente gli occhi s'aggettano, diventano ipertiroidei, e fin là ci vede veramente da qua. È un'anziana mendicante ricoperta di bigi cenci, e non l'incatena, ma la protegge Elisa, che chiude la storia con una risata violenta, che pretende la vita, come solo le risate dei bimbi riescono ad essere.



domenica 23 agosto 2015

lunedì 11 maggio 2015

venerdì 8 maggio 2015

mercoledì 4 marzo 2015

Corso di fumetto alla Libre!








Inizio corso: maggio. Mercoledì 6 o giovedì 7, da definire in base alle richieste dei partecipanti.
  • Orario: Dalle 20:00 alle 22:00
  • Luogo: Verona, presso Libre, in via Scrimari 51/B (zona universitaria)  http://www.libreverona.it
  • Durata: 12 lezioni, da 2 ore ciascuna.
  • Prezzo: 150 € 
  • Numero max di alunni: 12
  • Requisiti: Nessun tipo di requisito, non bisogna essere dei mostri del disegno per iscriversi!

COME ISCRIVERSI?

Semplice, basta telefonare al numero: 3928428146, o in alternativa mandare una mail al mio indirizzo di posta: luca.falesiedi@hotmail.it

DESCRIZIONE CORSO

Spesso pensi: "quante idee che avrei, ma non so come svilupparle"?
Oppure: "A copiare i disegni degli altri me la cavo, ma vorrei riuscire a fare qualcosa di mio"?
Oppure conosci già questa incredibile forma d'arte ma vorresti saperne di più, conoscerne i segreti?

Allora questo corso è quello che fa per te, non c'è bisogno di essere degli abili disegnatori per frequentarlo! Partiremo dall'inizio, dalle forme più basilari come cerchi e rettangoli per costruire un personaggio e ci spingeremo oltre, affrontando:
- anatomia
 - la creazione di personaggi
- di ambienti (prospettiva)
- l'immancabile sceneggiatura
- l'inchiostrazione (pennarelli, pennino e pennelli)
- la colorazione digitale
- storia del fumetto

e molto altro!


L'obiettivo principale del corso, oltre a quello di darvi tutti gli strumenti per diventare dei fumettisti autosufficienti, sarà quello di far creare a ognuno un proprio fumetto breve, totalmente personale e in completa libertà di stile.

MANGA, FUMETTO AMERICANO, ITALIANO, FRANCESE, ce n'è per tutti!
Ad ogni stile sarà dato il proprio spazio!

Il numero chiuso delle classi è pensato per garantire un insegnamento di alto livello, al fine di dare a ciascun allievo la sicurezza di venire seguito vicino passo dopo passo.

ATTENZIONE ATTENZIONE

avremo anche un fantastico VIDEOPROIETTORE!





e al termine del corso si farà UN'ESPOSIZIONE FINALE con i propri lavori!



Questa è la fantastica saletta! 




venerdì 3 ottobre 2014

Locandine vecchi corsi






Locandina 1




 Locandina 2 



Locandina 3



mercoledì 17 settembre 2014